Come valorizzare la propria squadra e la propria città grazie a due “ospiti” al mese.
Nel marketing sportivo si parla continuamente di strategie, di ricerca di sponsor, di soldi, diritti tv e nello sport in generale di ingaggi d’oro e di procuratori… ciò che è completamente assente in televisione (o su qualsiasi altro media in realtà), eccetto in situazioni negative, sono proprio i clienti: i tifosi.
In televisione puoi vedere, infatti, servizi che raccontano e descrivono con dovizia di particolari:
- ultras che commettono infrazioni e/o crimini
- tifosi che ricevono il daspo
- scontri all’interno o al di fuori degli stadi
- cori razzisti
La lista proseguirebbe ancora un po’, penso che abbia capito anche tu l’antifona: leggiamo, ascoltiamo e vediamo solamente servizi del genere. Questo perché fanno notizia, fanno scalpore. Suscitano indignazione. E, spesso, fanno ahimè tendenza. Pubblicità. Quindi soldi.
Questo non è il genere di notizie a cui vorremmo essere associate le nostre città, soprattutto, se lavoriamo in questo settore. È una delle “strategie migliori” per perdere tifosi e abbonati dall’oggi al domani.
“D’altronde, con notizie del genere, chi mai vorrebbe ritrovarsi per sbaglio coinvolto in uno scontro?”
Scontri violenti, razzismo, insulti e crimini sono il male dello sport moderno. Allontanano i tifosi di oggi e impediscono ai tifosi di domani di avvicinarsi allo sport. Dopotutto, quale mamma manderebbe volentieri il proprio figlio allo stadio?
Lo sport è rispetto, sacrificio, dedizione, disciplina e passione. Soprattutto quando si perde.
Ed è giusto che qualcuno lo faccia presente e lo dimostri con i fatti.
Dalla Sport marketing formula, Fair City
Proprio per passare dalle belle parole ai fatti, ho deciso di condividere con te una strategia estratta dalla mia Sport marketing formula, un’iniziativa che può valorizzare la tua squadra e la tua città in un colpo solo. È un modo per combattere con estrema efficacia la bassa reputazione di una tifoseria (se particolarmente turbolenta) e la raffica di notizie negative che coinvolgono tifosi e ultras.
“Con tutto il fango che gettano sembra quasi che andare allo stadio sia da incoscienti.”
Torniamo all’iniziativa. Come direttore marketing sportivo, prima di una squadra di calcio e adesso di pallacanestro, ho sempre dato la priorità ai tifosi e solo dopo ho posto la mia attenzione verso la ricerca degli sponsor.
Questo per due motivi:
- è inutile cercare sponsor se il tuo stadio è vuoto, devi prima pensare a riempirlo
- gli sponsor devono essere allineati ai valori della squadra e, di conseguenza, dei tifosi; se non li conosci come puoi trovare quelli giusti?
Fin da subito, mi sono accorto degli ottimi risultati di questo approccio: la risposta dei tifosi e, di conseguenza, degli sponsor è stata immediata. Incoraggiato, ho capito che potevo fare ancora di più. Anche perché, a volte, le condizioni sono sfavorevoli e lo sono da tempo:
“Quando il tuo sport o la tua squadra hanno una pessima pubblicità è molto difficile riempire gli stadi.”
Passeggiando per le vie della città – lo faccio sempre per incontrare i tifosi di persona – ho conosciuto mamme preoccupate che cercavano in tutti i modi di allontanare i propri figli dagli stadi, anche a costo di fare abbonamenti PayTv come Sky, Dazn, ecc.
“Preferisco pagare Sky piuttosto che vederli allo stadio. Con tutto quello che vedo in televisione… rischiano di farsi male anche solo per una parola di troppo, non è un ambiente sano.” Questa è la percezione, gli stadi vuoti la conseguenza. Che fare dunque?
La nascita di Fair City
E così è nato, in questo momento solo a Pistoia, il Fair City: la prima iniziativa in Italia per coinvolgere a 360° i tifosi delle squadre ospiti e valorizzare il proprio territorio.
La meccanica è semplice: tra i tifosi avversari si estrae un fortunato vincitore. Questo riceve un biglietto omaggio per l’evento sportivo e un soggiorno con visita guidata per la città!
Perché premiare i tifosi avversari e non quelli della squadra di casa? Qualcuno giustamente se l’è chiesto.
Il motivo è presto detto: migliorare la reputazione della propria squadra, in special modo della tifoseria, e allo stesso tempo valorizzare il territorio è un impatto decisamente maggiore se a beneficiarne è un tifoso avversario.
“Si chiamano ospiti, è il caso di renderli tali, no?”
In più, questo è un metodo molto efficace per spegnere gli animi degli ultras più “focosi” e per iniziare a cancellare tutto il fango che le tifoserie peggiori gettano addosso allo sport (e che i media sono più che felici di cavalcare).
Luciano Squillante, tifoso della Virtus Bologna è stato il primo a beneficiare di questa iniziativa e, a giudicare dalle sue parole, direi che ne sia rimasto piuttosto soddisfatto.
Ecco la sua testimonianza: “Sinceramente non ero mai stato a Pistoia e sono rimasto piacevolmente sorpreso. Poter alloggiare in un albergo e visitare una città nuova rappresenta una bella opportunità, per questo sono sicuro che sarà una bella esperienza anche per i prossimi tifosi che verranno.
Sarei venuto lo stesso a vedere la partita, ma farlo così ha un sapore del tutto particolare: l’accoglienza è stata veramente eccellente da parte di tutti, ci tengo a dire grazie alla società che mi ha ospitato e a chi mi ha accolto e guidato in questo weekend.”
Come vedi basta poco per cambiare le cose ed iniziare a fare il primo passo, bastano due “ospiti” al mese. Poche centinaia di euro. Si parla sempre di fair play, di lotta al razzismo… la verità è che le varie leghe (calcio, pallavolo, basket, ecc.) non hanno abbastanza potere e controllo su una moltitudine così elevata di tifosi. Servirebbe una quantità spropositata di personale che non hanno e che non metterebbero mai a disposizione per un compito del genere.
“Deve partire da noi. È compito nostro educare i nostri tifosi al rispetto, al fair play. Siamo noi che dobbiamo iniziare a trasformare gli stadi, da ambienti malsani a esperienze irresistibili che adulti e famiglie non vedono l’ora di vivere.”
L’iniziativa Fair City è solo l’inizio, un punto di partenza.
Se anche tu credi che la tua squadra e la tua città possano trovare giovamento da questa iniziativa, soprattutto come reputazione, aderisci anche tu al progetto Fair City.
Insieme possiamo cambiare il volto dello sport in Italia e riempire, una famiglia alla volta, tutti i nostri stadi.